L’analisi andamento domini: monitora la ricezione delle comunicazioni – 2° Puntata

La serie di approfondimenti sul tema deliverability prosegue e dopo aver parlato delle email con destinatari non raggiungibili proseguiamo con lo studio dei domini riceventi e il loro comportamento conseguentemente all’invio di comunicazioni email.

Quali benefici dallo strumento Andamento domini riceventi?

Per tutti gli utenti del modulo Contactsend, è disponibile in piattaforma il potente strumento Andamento domini riceventi. Questo report permette estese analisi sull’andamento delle performance nel tempo per tipo – aperture, bounce, abbandoni, etc. – e per dominio.

Ma perché è importante questo tipo di analisi? Per valutare con successo la propria deliverability, è necessario identificare ed evidenziare facilmente episodi di filtraggio antiSPAM o debolezze verso particolari domini riceventi.

Quando esiste un problema di deliverability, questo impatta innanzitutto un singolo mailbox provider, e quindi un singolo dominio o gruppo di domini: molto raramente la totalità dei riceventi.

Eventuali problematiche rischierebbero quindi di non emergere se si effettua un’analisi sulle performance generali. Da qui nasce la necessità di dettagliare i dati generali di apertura e bounce in dati relativi ai singoli domini evidenziandone eventuali anomalie ovvero dati nel tempo significativamente discrepanti per dominio.

Ecco allora che lo strumento reso disponibile dalla piattaforma di Contactlab diventa estremamente prezioso. È possibile selezionare i parametri da analizzare e i domini di interesse tra i 100 contattati più frequentemente dall’azienda in passato, ottenendo così grafici che mostrano interessanti metriche per valutare la reputazione. Nella stessa pagina potrebbe essere presente anche una panoramica dei dati di Inbox Placement per un certo numero di spedizioni selezionate casualmente, grazie alla consolidata collaborazione con Return Path.

È disponibile una sezione apposita nella guida per conoscere meglio i Report Speciali che Contactlab ha studiato per voi.

Perché analizzare le prestazioni delle campagne email

L’attività di analisi delle performance è volta anche a cercare la presenza di anomalie, ovvero effetti critici delle campagne sulle prestazioni.

Solitamente risulta interessante monitorare i primi 10 domini per frequenza. Perché? Le ragioni sono differenti. Innanzitutto perché i primi 10 domini per diffusione generalmente coprono l’80% dell’intera lista e possono quindi fornire un dato particolarmente rilevante, e poi perché sono un numero complessivo adeguato per avere una lettura comprensibile dei dati: compararne troppi renderebbe il grafico impossibile da leggere.

Inoltre, per eliminare eventuali elementi di disturbo all’analisi, è fondamentale che i flussi, ovvero le comunicazioni email, siano coerenti. Una stessa azienda potrebbe avere flussi con caratteristiche e fenomenologie molto differenti tra loro, legate per esempio a diversi paesi di destinazione o tipo di messaggio.

La piattaforma di Contactlab permette di gestire e ridurre anche eventuali bias, differenziando i flussi email attraverso i cosiddetti gruppi email. Il report Andamento per Domini può essere utilizzato focalizzandosi su un gruppo email alla volta e il suggerimento è quindi quello di organizzare i gruppi email in maniera il più coerente possibile.

L’importanza di conoscere le email con destinatari non raggiungibili, i cosiddetti bounce

Il bounce è un messaggio automatico che viene recapitato al mittente quando prova a consegnare una email e questa non viene accettata dal server ricevente. Il messaggio contiene anche la motivazione per cui la email è stata rimbalzata.

Lo studio dei bounce ci permette di comprendere l’origine di determinate criticità e, conseguentemente, di poter intervenire. I dati di bounce hanno una rilevanza sia quantitativa – quanti, che qualitativa – che tipo, su che domini, etc. – ed è importante non sottovalutare nessuno di questi due aspetti, per ottenere una panoramica quanto più completa possibile. Per approfondire il tema dei bounce ti rimandiamo all’articolo dedicato.

L’analisi delle aperture come indicatore di filtraggio antispam

Analizzare le aperture può essere uno degli indicatori più importanti della presenza di un filtraggio antispam. Poter comparare i trend di apertura per singoli domini è fondamentale per individuare queste criticità.

In una situazione normale, tutti i trend dei principali domini mostrano un andamento coerente e compatto entro un certo margine: alcuni mailbox provider si troveranno sempre poco al di sotto del gruppo di domini, altri sempre un po’ in alto. Le piccole differenze sono solitamente determinate dalle differenze intrinseche al provider stesso. Ad esempio, alcuni client scaricano automaticamente le immagini – quindi anche il pixel di tracciamento che segnala l’apertura – e questo determina un tasso di apertura medio leggermente più alto. Altri provider possono essere usati meno frequentemente per altre ragioni: perchè si tratta di account secondari, sono usati da persone meno informatizzate, etc. e pertanto potrebbero avere tassi di apertura media leggermente inferiori. Ciò nonostante, se comparati tra loro, in una situazione normale tutti i trend mostreranno il medesimo andamento.

In caso di filtraggio antispam vedremo invece un calo spesso improvviso, nel tasso di apertura per un singolo dominio o provider: se le email non vengono recapitate nella inbox, meno utenti la apriranno. Ed è qui che l’analisi delle aperture apporta valore, possiamo cercare dati significativamente discrepanti nelle performance nel tempo, divise per dominio, come indicatore di un filtraggio.

Come utilizzare allora il report Andamento domini riceventi? 

  1. Accedi a Contactsend e poi al report: Controlla -> Andamento domini riceventi
  2. seleziona aperture come esempio ma allo stesso modo è possibile esaminare altri parametri
  3. scegli un periodo consono per una panoramica generale, ad es. 3 o 6 mesi. Il default è 3M
  4. scegli un raggruppamento adeguato: in genere settimanale è il miglior compromesso

  1. clicca su espansi in modo da visualizzare grafici distinti sovrapposti
  2. seleziona un Gruppo email
  3. selezionare i domini da confrontare dall’apposito box a destra
  4. premere sul bottone Elabora le metriche di reputazione

Se sei un nuovo utente di piattaforma o semplicemente non hai ancora usato Andamento domini riceventi, il consiglio è di iniziare applicando quanto abbiamo spiegato in questo approfondimento in modo da prendere confidenza con lo strumento, per poi sperimentare ed esplorare le numerose opzioni a disposizione per allargare ulteriormente la sfera di analisi e investigazione.

È molto importante dedicare attenzione al tema della deliverability per essere certi di potenziare al massimo l’invio e la ricezione delle nostre comunicazioni. Per questo motivo, nella prossima puntata dedicata alla deliverability vedremo insieme i Filtri antispam e la loro applicazione.

 


Email Deliverability: i tuoi messaggi superano i filtri antispam?

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Raggiungi anche su Facebook l’audience più corretta per il tuo messaggio

Obiettivo

La Custom Audience di Facebook è una funzionalità che consente di realizzare campagne sul social, indirizzate a uno specifico pubblico di riferimento, con la possibilità di includere o escludere i propri contatti. L’obiettivo è massimizzare i risultati comunicando a un target con caratteristiche ben precise.

La piattaforma di Contactlab è integrabile con Facebook e consente quindi di costruire campagne Custom Audience partendo da un database di contatti del modulo Contactsend.

L’integrazione è semplice e veloce, vediamo insieme come fare.

Procedimento

Supponiamo di aver inviato al nostro pubblico femminile una comunicazione via email per presentare la nuova linea rossetti del nostro brand, e di voler rafforzare il messaggio con una campagna social dedicata. Possiamo impostare una campagna Facebook partendo dal nostro database dei contatti. In modo automatico Contactsend prende in considerazione solo i contatti che desideriamo raggiungere e cerca un riscontro sul social network in modo da indirizzare loro la campagna marketing.

Nota: per utilizzare le Custom Audience è necessario collegare almeno un Ads Account Facebook alla piattaforma Contactlab. Per scoprire come fare, leggi il tutorial Collega l’account Facebook con Contactsend e migliora le tue campagne

  1. Accedi alla piattaforma e seleziona Contactsend
  2. Vai alla sezione Configura > db utenti

  1. Seleziona il database desiderato e creato in precedenza
  2. Si apre la scheda di dettaglio con tutte le informazioni riguardo quel database
  3. Nella sezione Integrazioni clicca Pubblico personalizzato (traduzione in italiano per Custom Audience) e puoi visualizzare una schermata che riporta lo storico delle sincronizzazioni effettuate in passato su quel determinato database

  1. Seleziona + Nuova sincronizzazione e si apre la pagina Impostazioni sincronizzazione dove puoi impostare i campi per selezionare il pubblico personalizzato al quale indirizzare la tua campagna
    1. Nella sezione sorgente appare il Nome del Db inserito in automatico e puoi scegliere se applicare un filtro su di esso. Nel nostro caso applichiamo il filtro donne, per escludere dalla Custom Audience il pubblico di sesso maschile
    2. Scegli poi il medium ovvero la variabile per cui verrà effettuato il match tra contatti contenuti nel database Contactsend e gli utenti Facebook. Nel nostro caso possiamo scegliere se usare l’email o il numero di cellulare
    3. In destinazione inserisci l’ADS Account Facebook di riferimento
    4. A questo punto puoi scegliere se Creare un nuovo Pubblico Personalizzato o se Selezionarne un pubblico personalizzato esistente
    5. Compila tutti i campi, seleziona il campo Accetta dopo aver letto l’informativa

  1. Una volta finita la compilazione dei campi clicca su Caricamento. La richiesta è asincrona e il caricamento potrebbe richiedere tempo. Nella schermata dello storico è possibile vedere lo stato di ogni richiesta, il numero di utenti inviati e gli eventuali dati invalidi.

In questo modo, abbiamo selezionato per la nostra campagna Nuova Linea Rossetti solo il pubblico femminile del database preso come riferimento e Contactsend ha cercato automaticamente un match con i profili degli utenti Facebook utilizzando l’email. Al termine del caricamento abbiamo potuto conoscere quante donne presenti nel nostro database, sono state realmente indirizzate sul social network e che hanno quindi potenzialmente visualizzato la campagna.

La pagina per la gestione del Pubblico personalizzato è accessibile anche dall’area Configura > Facebook di Contactsend. Qui potrai gestire tutte le Custom Audience della tua azienda e programmare in automatico i caricamenti che andranno a popolare le tue Custom Audience in modo incrementale.

Per partire subito e per qualsiasi approfondimento contatta il nostro Servizio Clienti.

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Ricorda ai tuoi invitati a che ora sarà il tuo evento con una comunicazione preimpostata

Obiettivo

In questo tutorial vediamo come impostare una pianificazione che preveda l’invio di un’email, per ricordare ai tuoi invitati il giorno e l’orario del tuo evento in showroom.

Procedimento

Supponiamo che il nostro brand abbia deciso di invitare alcuni dei clienti più affezionati che acquistano presso lo store di Milano, alla presentazione in esclusiva della nuova collezione primavera – estate. Decidiamo che, in prossimità dell’evento, vogliamo inviare loro un’email di reminder per ricordargli l’orario e il giorno dell’appuntamento.

Procediamo quindi con la creazione di una pianificazione impostata per il giorno precedente all’evento.

Nota: la pianificazione prevede l’invio di un’email. Prima di procedere con la creazione della pianificazione verifica di aver già caricato o creato con il nostro editor l’HTML dell’email.

  1. Accedi alla piattaforma e seleziona Contactplan
  2. Accedi alla sezione Pianificazioni e seleziona Crea nuova pianificazione

  1. Dai un nome distintivo e riconoscibile alla pianificazione
  2. Nel nostro esempio si tratta di una Pianificazione singola e la voce apparirà selezionata di default
    Nota:
    Potendo pianificare in anticipo le spedizioni, è possibile definire l’invio di più email di avvicinamento all’evento, ad esempio una prima pianificazione la settimana prima e una seconda pianificazione pochi giorni prima dell’evento usando lo stesso segmento di utenti.
  3. Imposta il giorno e l’orario nel quale vuoi inviare il reminder ai tuoi contatti . Modifica il fuso orario se diverso da quello inserito in automatico.

  1. Seleziona il Segmento al quale inviare il reminder. Nel nostro caso potrebbe essere Invitati all’evento in Showroom Milano
    Se hai attivato la gestione degli eventi Retail su Contacthub, in Contactplan puoi selezionare facilmente tutti i tuoi contatti che sono stati invitati all’evento in showroom e hanno accettato.
  2. Potremmo impostare la politica DND ma in questo caso non ci conviene. Il nostro obiettivo è che tutti gli invitati ricevano la comunicazione. Impostando la politica di Non Disturbo il rischio è che qualcuno venga escluso dall’invio.
    Se vuoi evitare che uno degli invitati riceva ulteriori email nella stessa giornata o settimana, puoi impostare la politica di non disturbo sulle altre pianificazioni previste per la stessa giornata o settimana.

  1. Impostiamo quindi l’Azione che deve essere compiuta. Nel nostro esempio Crea una spedizione con Send.
  2. Imposta quindi il nome della spedizione e il gruppo email associato
  3. Inserisci l’oggetto della spedizione e i valori quali da chi viene inviata la mail, l’email del mittente e l’eventuale indirizzo di risposta.
  4. Seleziona l’HTML dell’email precedentemente creato
  5. Seleziona, se desiderata, una lista di prova alla quale inviare la spedizione.
  6. Una volta terminato clicca applica

  1. A questo punto potrai scegliere se salvare la pianificazione come bozza, non avviandola subito e potendo apportare modifiche in seguito, oppure clicca salva.

In questo modo hai realizzato una pianificazione che verrà attivata nel giorno e nell’orario da te impostato.

Nota:
puoi riaprire e modificare tutte le pianificazioni salvate come Pronte, ma possono essere modificate solo prima della data e dell’ora in cui è previsto che vengano attivate. Le pianificazioni salvate in Bozza possono essere modificare in ogni momento.

Per maggiori informazioni consulta l’apposita sezione della guida o contatta il nostro Customer Care.

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Invia email automatiche ai tuoi clienti in risposta a una loro azione

Obiettivo

Spesso risulta fondamentale che i nostri clienti ricevano comunicazioni automatiche al compimento di determinate azioni, le cosiddette email transazionali. Quando per esempio comprano un prodotto sul nostro sito e-commerce, li può tranquillizzare ricevere un’email in cui viene comunicato che l’acquisto è andato a buon fine. Oppure quando sottoscrivono un servizio, è utile che ricevano una comunicazione in cui ci viene confermato che la registrazione è avvenuta con successo. Tutti questi diventano sempre più elementi sinonimo di affidabilità del brand e qualità del servizio in questione.

Grazie alla funzionalità di automazione prevista nel modulo Contacthub è possibile farlo in tutta semplicità.
Vediamo insieme come.

Procedimento

Supponiamo di voler mandare un’email automatica di conferma a tutti gli utenti che sottoscrivono la newsletter del nostro sito Maison Contactlab, azienda fittizia che possiede store fisici e un sito e-commerce nel settore moda.

  1. Accedi alla piattaforma, seleziona Contacthub ed entra nella sezione Automazioni
  2. Seleziona Crea una nuova automazione

  1. Dai un nome distintivo alla tua automazione in modo che possa essere ricercata con facilità anche in futuro
  2. Seleziona il nodo/i nodi attivo/i. Per nodo intendiamo, in questo caso, il contenitore in cui verranno raccolti tutti i contatti degli utenti che decideranno di sottoscrivere la newsletter
  3. Per dare origine a un’automazione è necessario che il cliente compia un’azione e che questa venga registrata in Contacthub. Nel nostro esempio potrebbe trattarsi dell’evento Form compilied.
  4. Una volta selezionato il tipo di evento, compare la possibilità di selezionare le Opzioni Avanzate impostando ulteriori condizioni che raffineranno maggiormente il momento e le premesse per dare vita all’automazione. Nel nostro caso, nel campo Condizioni possiamo aggiungere, per esempio, che il form – formName – si chiami addUser e inserire la limitazione – Contesto – su Web event. L’automazione scatterà solo in caso si verifichi un evento di tipo form compilato, generato in contesto web e solo in caso si tratti del form con nome addUser.

  1. Impostate tutte le condizioni del campo Trigger definisci l’azione che ne dovrà scaturire. Nel nostro esempio l’obiettivo è quello di inviare un’email di avvenuta registrazione; configura quindi la sezione Send Email. 
  2. Nella sezione Send Email il requisito necessario è la creazione, in precedenza, di un template send immediate in Contactsend. Di questo template deve essere noto l’id e le variabili dinamiche definite (placeholder). Imposta i dati necessari per il collegamento con il modulo Contactsend: apikey/userkey, l’id del template e il destinatario dell’email.

  1. Il destinatario dell’email può essere una email statica (da inserire in fase di test o nei casi in cui si vogliono attivare trigger di alert) o un’email dinamica presa dalle proprietà del customer. Nel nostro caso scegliamo il campo email del profilo base.
  2. A questo punto configura i campi dinamici inseriti nel template dell’email. Inserisci il nome della variabile presente nel template e selezionia il valore da attribuirgli. Questo valore può essere preso dai dati del customer, dell’evento che ha generato l’automazione e/o un parametro fisso predefinito.

  1. Una volta impostati tutti i campi clicca Salva. Da quel momento l’automazione sarà attiva e si potrà disabilitare quando lo si desidera.

Questo è un esempio di come utilizzare le automazioni per inviare email di conferma a una sottoscrizione. Tuttavia si possono sfruttare gli eventi compiuti dal cliente per creare automazioni di diverso tipo come la conferma dell’acquisto di un prodotto, email per dati di spedizione, cambio password, etc…

Per maggiori informazioni consulta la sezione della guida di Contacthub dedicata o contatta il nostro Customer Care.

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Raccogli i dati e crea i profili dei tuoi contatti per attivare campagne digitali personalizzate

Obiettivo

Una volta effettuato il primo accesso in Contacthub è necessario eseguire alcuni step fondamentali per l’inizializzazione dell’ambiente attivato e poter quindi procedere alla raccolta e organizzazione dei dati.

Procedimento

  1. Per il funzionamento di Contacthub è necessario in primo luogo creare un nodo entry, ovvero un contenitore nel quale inserire tutti i dati e le informazioni che sono man mano raccolte e aggiornate.

  1. Una volta creato il nodo, dobbiamo definire chi può scrivere i dati e accedervi. Occorre quindi creare una sorgente e ottenere un token da utilizzare nell’autenticazione delle API.

  1. Ora che abbiamo il nodo entry e la sorgente ad esso associato, possiamo selezionare le proprietà estese o di base. Le proprietà del database di Contacthub sono strutturate in modo document-oriented ossia non come una serie piatta di campi che possono essere valorizzati o meno, ma come una struttura flessibile che, a seconda dell’esigenza, contiene determinati elementi. Contacthub fornisce un set di proprietà predefinite base che, a richiesta, possono essere attivate o disattivate all’interno della UI (link). Inoltre è possibile procedere alla creazione di proprietà estese ovvero metadati definiti dall’azienda.

A questo punto l’inizializzazione dell’ambiente Contacthub è conclusa e si può procedere con le successive configurazioni.

 

Per maggiori informazioni contatta il Customer Care di Contactlab.

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Genera contatti tramite le Facebook Lead Ads

Obiettivo

In questo tutorial vediamo insieme cosa sono le Facebook Lead Ads, come possono aiutarti ad acquisire contatti in modo rapido e veloce, e come si integrano con Contactsend.

Procedimento

Le Facebook Lead Ads, in italiano Inserzioni per acquisizione contatti, sono delle inserzioni che permettono di pubblicare campagne con l’obiettivo di generare contatti su Facebook. Sono strutturate tramite un modulo di contatto che permette alle persone di mostrare interesse per un determinato prodotto e/o servizio compilando il form con i propri dati e consentendo all’azienda di contattarle successivamente. Tra i campi che si possono inserire c’è infatti quello della mail, come anche la richiesta di iscrizioni alle newsletter, o richieste di follow up, ecc.

Contactsend è integrabile con le Facebook Lead Ads in pochi semplici passaggi e permette di salvare i dati sui contatti raccolti in un database nuovo oppure in uno già esistente.

Nota: per poter procedere all’integrazione delle Facebook Lead Ads è necessario che tu abbia collegato il tuo account Facebook Ads con Contactsend. Se non lo hai ancora fatto guarda il tutorial Collega l’account Contactsend con Facebook e migliora le tue campagne e poi procedi con gli step successivi.

Di seguito spieghiamo come realizzare l’integrazione con un database Contactsend già esistente. Se vuoi creare un nuovo database per l’integrazione con le Facebook Lead Ads consulta l’apposita sezione della guida di Contactsend. Una volta creato il database continua come segue.

Vediamo insieme come fare:

  1. Collegati alla piattaforma ed entra nella sezione Configura > db Utenti
  2. Clicca sul database da te desiderato e seleziona la voce Inserzioni per acquisizione contatti di Facebook nella sezione Integrazioni

  1. Clicca + Associa nuovo form Acquisizione contatti

  1. Prosegui poi con Integrazione Facebook, Pagine Facebook e Form Facebook e clicca su avanti.
    Nota: il form da integrare deve essere stato creato in precedenza su Facebook
  2. Nella sezione Configurazione campi seleziona poi i campi del form di Facebook che vuoi che vengano inseriti e compilati dagli utenti e gli eventuali metadati (adgroup_id, ad_id, created_time, leadgen_id, page_id, form_id).
  3. Sotto Campo DB seleziona il campo nel database dove vuoi che vengano archiviate le informazioni che verranno raccolte tramite il form. Per esempio puoi scegliere se le informazioni inserite dall’utente all’interno del campo email dovranno essere inserite nel campo EMAIL del database.
    Nota: puoi associare un campo del form solo con un campo effettivamente esistente all’interno del database. La creazione di nuovi campi è da compiere prima di procedere con la creazione della Lead Ad. Per maggiori informazioni consulta l’apposita sezione della guida di Contactsend.
  4. Inserisci l’identificativo di provenienza per marcare ogni iscrizione che proviene da un determinato form con un valore da inserire in un apposito campo del db (Tag). Di default viene inserito l’id del form.
    Nota: per attivare l’integrazione con un form, questo deve già esser creato attraverso gli strumenti di Facebook.

  1. Seleziona Attiva l’integrazione con Facebook
  2. Una volta terminato clicca Salva

 

Nella fase della creazione della campagna Facebook ti verrà mostrata la voce Posizionamenti dove potrai decidere se la campagna deve essere mostrata solo agli utenti Facebook, o anche a quelli Instagram.
Nota: se si desidera distinguere i form di Faceboook da quello di Instagram lo si può fare assegnando un particolare nome a quest’ultimo. Facebook non fornisce infatti un metadato per poter identificare i form in base al loro posizionamento.

Una volta integrate le Facebook Lead Ads con Contactsend puoi procedre con l’invio di un messaggio automatico all’inserimento di ogni contatto nel tuo database, per creare un primo contatto e dandoti l’opportunità di trasformarlo in cliente. Guarda questo tutorial e scopri come fare.

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Stai inviando troppe email ai tuoi clienti? Scoprilo subito

Obiettivo

Quando pianifichi una campagna email è importante creare messaggi interessanti, ma anche assicurarsi di non inviare in uno stesso giorno o periodo di tempo, troppe comunicazioni allo stesso target evitando così che vengano interpretate come un disturbo.

Supponiamo, per esempio, di essere un’azienda del settore moda chiamata Maison con tre brand differenti come abbigliamento, scarpe e accessori, ognuno con un database associato. Supponiamo inoltre di avere contatti interessati a più di un brand e quindi inseriti in più di un database. È importante fare attenzione a calibrare con cura il numero di comunicazioni ad essi inviate e la loro periodicità.

Con la piattaforma di Contactlab è possibile impostare delle politiche di non disturbo che regolano l’invio di email.
Vediamo come fare.

Procedimento

  1. Collegati al modulo della piattaforma Contactplan e clicca su Impostazioni, Politiche di Non Disturbo
  2. Per procedere alla creazione di una nuova politica DND clicca Crea nuova politica DND

  1. Si apre la pagina in cui impostare le caratteristiche che tale politica deve avere. Inizia con il dare un nome riconoscibile alla politica. Nel nostro esempio potrebbe essere Maison scarpe, abbigliamento e accessori
  2. Seleziona poi il campo invii ammessi: max e imposta il numero massimo di invii per, e seleziona il periodo di tempo: giorni, settimane e mesi. In questo modo imposti il numero massimo di invii che possono essere ammessi in un determinato periodo di tempo, ad esempio, per configurare una politica che preveda al massimo l’invio di 1 mail al giorno ai tuoi contatti
  3. Prosegui selezionando Aggiungi condizione se si vuole aggiungere alla politica di DND un secondo periodo temporale all’interno del quale limitare il numero di invii verso uno stesso contatto, ad esempio per indicare che, oltre a non ricevere piu’ di 1 email al giorno, i tuoi contatti non devono ricevere piu’ di 3 email a settimana
  4. termina cliccando Salva per salvare la nuova politica DND tra quelle disponibili per le pianificazioni

Vieni rimandato alla pagina Politiche di non disturbo (DND) e puoi trovare la politica appena creata inserita nella lista con le altre

  1. Dal momento che i contatti possono essere presenti nei tre database diversi del nostro esempio Scarpe, Accessori e Abbigliamento è importante decidere se la politica di DND appena salvata debba essere eseguita considerando le pianificazioni su un singolo tenant di Contactplan (ossia il brand nell’esempio), oppure prendendo in considerazione anche le pianificazioni eseguite sugli altri tenant (tutti e tre i brand o meno) in cui il contatto potrebbe essere inserito. Per esempio, avendo impostato 3 email a settimana dobbiamo considerare se le 3 email riguardano un solo database e quindi per esempio Accessori, indipendentemente dal numero di comunicazioni inviate agli altri database, o se il limite è da intendersi in modo trasversale tra i tre database e quindi tre email a settimana tra Abbigliamento, Accessori e Scarpe. Se si intende procedere secondo questo ultimo caso imposta la politica DND come Globale
    NOTA: per utilizzare correttamente una politica DND come Globale, deve essere preventivamente configurato dal Customer Care di Contactlab il gruppo virtuale di tenant (nell’esempio brand) sui quali applicare le politiche di non disturbo

A questo punto non ti resta che utilizzare la politica impostata e creata all’interno delle tue pianificazioni.

  1. Seleziona Pianificazioni, Crea nuova pianificazione
  2. Nella sezione Chi seleziona il segmento di riferimento, come per esempio Accessori Maison e imposta la politica di DND, dell’esempio Maison scarpe, abbigliamento e accessori.
  3. Prosegui quindi con l’impostazione della pianificazione.

Per maggiorni informazioni consulta l’apposita sezione della guida o contatta il nostro servizio client. 

 

 

 

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Previeni tentativi di accesso non autorizzato ai tuoi dati di piattaforma

Obiettivo

In questo tutorial vediamo insieme come, un utente con l’account di amministratore, possa accedere alla sezione Login falliti e monitorare gli accessi del proprio team. In questo modo possono essere identificati, in tutta semplicità, eventuali tentativi di accesso forzato e indesiderato.

Procedimento

I tentativi di accesso fallito vengono salvati e archiviati all’interno della piattaforma, in modo da fornire uno strumento di monitoraggio all’amministratore e intervenire in caso di anomalia.

L’amministratore infatti ha accesso privilegiato a una sezione della piattaforma in cui può visualizzare tutti i dettagli di login relativi agli utenti del team dell’azienda attiva in quel momento.

Nella sezione Team della dashboard principale è possibile selezionare la voce Login falliti.

Si visualizza in questo modo una tabella in cui sono indicati Nome e Cognome dell’utente, la suacca Email e il Nome utente. Sulla stessa riga appaiono poi le voci Falliti e Consecutivi. Qui sono riportati:

  • il numero di login falliti dall’utente
  • quanti di questi sono stati consecutivi

Cliccando sul bottone dettagli si ottengono ulteriori informazioni circa ogni login fallito, come la data e l’orario, l’IP, il Dispositivo, il Sistema Operativo, il Browser, l’Applicazione e l’Attività.

In questo modo l’amministratore può avere una visione chiara e intervenire in caso di bisogno.

Per maggiori informazioni consulta l’apposita sezione della guida o contatta il nostro Servizio Clienti. 

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La tua campagna porta i tuoi clienti all’acquisto?

Obiettivo

In questo tutorial vedremo insieme come identificare quella parte dei tuoi contatti che non solo ha cliccato una determinata campagna di comunicazione da te inviata, ma ha anche effettuato un acquisto nei giorni successivi.

Il procedimento è semplice; creiamo un segmento che comprende una prima Regola di tipo Comunicazioni Digitali e una seconda Regola di tipo Acquisti. Selezioniamo poi l’operatore AND tra le due regole, il che significa che viene presa in considerazione quella parte del target della prima regola che rientra anche nella seconda, ovvero, nel nostro caso, chi ha cliccato la campagna a cui stiamo facendo riferimento, e ha anche un evento di acquisto nell’arco di tempo da noi selezionato. In questo modo potremo, in parte, analizzare la revenue di una campagna di comunicazione identificando quanti acquisti ne sono nati.

Procedimento

Nota: è importante decidere e seguire un determinato ordine di creazione delle regole in quanto esso stabilisce la gerarchia tra di esse.

Vediamo ora come fare:

  1. Collegati alla piattaforma e accedi alla sezione Segmenti, posizionata in alto, nel menù principale. Qui clicca sulla voce Crea nuovo segmento.
  2. Dai un nome distintivo al tuo segmento. Nel nostro caso potrebbe essere Click campagna e acquisto.
  3. Seleziona Crea Nuova Regola Comunicazioni digitali ed in seguito Crea Regola personalizzata. Clicca qui per maggiori informazioni.

A questo punto creiamo la prima regola, che comprenderà coloro che hanno cliccato la campagna.

  1. Seleziona il campo Nome della Regola e dai un nome distinguibile anche in futuro alla tua regola. Nel nostro esempio potrebbe essere ‘Hanno cliccato la campagna ‘scopri la nostra nuova collezione”.
  2. Impostiamo quindi l’Evento come Hanno cliccato
  3. Come Criterio di Match lasciamo selezionata la voce
  4. Modifichiamo quindi il Subject della spedizione e andiamo a selezionare la spedizione specifica, nel nostro esempio “Scopri la nuova collezione” e, una volta terminato, clicca su Aggiungi.

A questo punto abbiamo creato la prima regola che comprende tutti coloro che hanno cliccato la campagna a cui stiamo facendo riferimento. Ora non ci resta che procedere con la creazione della seconda regola che comprenderà coloro che hanno fatto almeno un acquisto e quindi metteremo in releazione temporale l’evento di click della campagna e l’evento di acquisto.

  1. Seleziona la voce crea nuova regola Acquisti e di seguito Crea regola personalizzata. Leggi l’apposita sezione nella guida per maggiori informazioni.

  1. Dai un nome alla regola Acquisti come per esempio “Hanno acquistato”
  2. Nella voce Evento seleziona Hanno acquistato
  3. Lascia selezionata la voce ALL come criterio di Match e clicca su Aggiungi, una volta terminato.
  4. Per specificare ancora meglio l’evento di acquisto possono essere espresse delle condizioni sulla categoria del prodotto o sul nome o id dello stesso. Ad esempio potremmo selezionare chi ha acquistato un prodotto con categoria “nuova collezione”

  1. A questo punto puoi vedere le due regole nel lato destro della schermata.
  2. Imposta quindi la relazione tra le due regole come AND in quanto vogliamo considerare il target della prima regola che faccia anche parte della seconda. Per maggiori informazioni riguardo la combinazione delle regole consulta l’apposita sezione della guida.
  3. Introduciamo una regola di correlazione temporale tra i due eventi cliccando sull’icona a forma di link presente tra le due regole

  1. Si aprirà una schermata in cui impostiamo la correlazione temporale.
  2. Sotto la voce Evento 1: Hanno aperto e cliccato la campagna ‘scopri la nostra nuova collezione, selezioniamo la voce First. Questo vuol dire che, in caso di più click alla campagna da parte di uno stesso utente, prenderemo in considerazione il primo effettuato.
  3. Allo stesso modo nel campo Evento 2: Hanno acquistato, selezioniamo la voce Last. Questo significa che, in caso di numerosi acquisti da parte dell’utente, si prenderà in considerazione solo l’ultimo.
  4. Impostiamo ora l’Intervallo temporale per correlare i due eventi. Impostiamo Equals or less than 30 days. Questo vuol dire che prendiamo in considerazione gli acquisti successivi ai click in un arco temporale di 30 giorni. Acquisti effettuati per esempio oltre i 30 giorni non verranno presi in considerazione.

  1. Il segmento è stato creato e non ci resta che cliccare su Salva per utilizzarlo in seguito o su Usa in Pianificazione per procedere alla creazione di una pianificazione.

In questo modo potremo identificare quella parte del nostro target che ha cliccato e acquistato in seguito a una determinata campagna.

Per maggiori informazioni consulta la sezione della guida o contatta il nostro Servizio Clienti.

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Rendi le tue Newsletter condivisibili sui Social Network

Obiettivo

In questo tutorial vediamo insieme come inserire la possibilità di condividere sui social network, le proprie comunicazioni.

Procedimento

Per inserire nelle comunicazioni il link di condivisione su social network quali Facebook, Twitter, Linkedin e Google+:

  1. Collegati alla piattaforma e accedi al template precedentemente creato in PageBuilder.
  2. Posizionati con il puntatore del mouse nel punto esatto del codice html in cui la condivisione deve essere inserita e clicca sull’icona corrispondente.
    Nel nostro esempio, Facebook.

Il risultato, nel caso di Facebook, è quello indicato in Figura.

Tutti i codici attualmente disponibili sono evidenziati qui di seguito:

  1. Nel caso Facebook l’utente condivide, oltre al link in cui è pubblicata la newsletter, anche un titolo, una descrizione e un’immagine. Per questo motivo consigliamo di aggiungere all’intestazione della email, le Open Graph properties presente accanto alle icone social, per poter definire anche questi aspetti.
  2. Per procedere è necessario posizionarsi con il puntatore del mouse nel punto esatto del codice html in cui devono essere inseriti i meta tag. Cliccare poi sull’icona Open Graph properties e specificare Titolo, descrizione e immagine.
  3. Infine inserisci.

Il risultato è quello evidenziato qui di seguito.

  1. Quello che viene creato è il link a una versione statica (pagina html) del messaggio. La pubblicazione del link avviene automaticamente in fase di creazione della spedizione della email allo step Riepilogo e conferma.

Nel riquadro Opzioni di pubblicazione è possibile modificare gli elementi della condivisione appena visti:

  • Modificare il template corrente della email con l’editor.
  • Caricare un nuovo template alternativo a quello appena utilizzato.
  • Definire l’url di pubblicazione: di default il sistema imposta l’oggetto dalla spedizione email.
  • Rinominare la pagina dichiarando sempre l’estensione del file .html per garantire una corretta visualizzazione.
  • Visualizzare l’anteprima della versione web della newsletter condivisa.

Se dopo aver confermato la spedizione, non viene effettuata alcuna modifica ulteriore, è pubblicato esattamente il messaggio che sarà inviato.

Dopo la pubblicazione su web, proseguire con i successivi passaggi. I link di condivisione saranno funzionanti solo su messaggi effettivamente spediti. Potete quindi provarne il funzionamento inviandovi una spedizione di test.

Per maggiori informazioni consulta la guida o contatta il nostro Servizio Clienti.

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