Una automazione, tanti percorsi – Rilascio Flow UI v.2.27 e API v.2.20.0-837

Dal giorno 5 maggio 2020 sarà disponibile una nuova versione di Flow.
Il rilascio è pianificato dalle 12:00 alle 12.30 CEST.

Cosa potrai fare grazie a questo rilascio?

Con questo rilascio diventa possibile esprimere all’interno della sorgente o nei check del tuo journey, condizioni con date relative sugli attributi di tipo data del profilo e degli eventi.

Proviamo a vederlo meglio con un esempio.

Due amici viaggiatori sono entrambi entrati in una tua automazione a seguito dell’iscrizione alla nuova newsletter che hai pensato per supportare i tuoi contatti nel post lockdown. Un appuntamento che newsletter dopo newsletter li aiuti a capire le buone pratiche da mettere in atto e le avvertenze da seguire, per ripartire in sicurezza e in regola.

Flow: relative datesUno di loro però è una tua vecchia conoscenza, un tuo cliente da anni, ti segue già su molti canali di comunicazione da diverso tempo. Di lui sai che è un abile scalatore, alloggia spesso in paesi di montagna e si muove molto da solo nei fine settimana. L’altro invece è una new entry e sai che è amico del primo perché l’iscrizione alla newsletter gli è stata suggerita tramite “condividi” proprio da lui. Nella compilazione del form di iscrizione è stato accurato e ti ha lasciato un sacco di informazioni: ama i viaggi a tratta lunga, le sue mete preferite sono i mari tropicali e soprattutto viaggia sempre con la sua famiglia composta da due adulti e due bambini sotto i 6 anni.

Ti trovi quindi di fronte a due persone che hanno sottoscritto lo stesso servizio – la newsletter post lockdown – ed è quindi partito per loro lo stesso journey ma:

  • Sono tra i tuoi contatti da tempo diverso, da date diverse.
  • Hanno interessi diversi.

Puoi quindi preparare per loro una stessa automazione ma che una volta partita, preveda azioni e/o comunicazioni differenziate nei tempi e nei modi in funzione del fatto che sono entrati nel tuo db in momenti differenti, quindi in base a un intervallo di tempo diverso.

La stessa logica potrebbe essere applicata a molti altri scenari prendendo ad esempio come riferimento il momento del primo acquisto o la data di una prossima partenza o altre informazioni che potrebbero risultare rilevanti per il tuo obiettivo.

Come funziona

Prendiamo il nostro esempio. Supponiamo di scegliere come dicevamo, la data di iscrizione nel db come dato che indica in quale ramo dell’automazione veicolare il contatto che si è appena iscritto alla nuova newsletter #covid19special.

Nel profilo di ogni contatto l’attributo DATA_ISCRIZIONE raccoglie l’informazione che ti serve e quindi nella sorgente o nei check del flusso puoi inserire una condizione ad esempio, di questo tipo:

“DATA_ISCRIZIONE” “maggiore di” “(oggi) -6 mesi”

che significa che, per essere verificata, la condizione richiede che al momento della sua valutazione – ossia oggi – il customer sia iscritto da meno di 6 mesi.

 

Flow: source Flow: conditions

 

Siccome il primo amico, lo scalatore, risulta nel tuo db da febbraio 2015, non rispetta la condizione sopra. Per lui è prevista la prosecuzione nella tua automazione nel ramo B, riceverà informazioni importanti per il post lockdown dedicate a tutti ma anche contenuti specifici riservati solo ai contatti storici come ad esempio una survey per riqualificare e aggiornare tutti i suoi dati magari in cambio di coupon spesa sul suo prossimo viaggio.

L’amante del mare invece è entrato nel tuo db solo a marzo 2020. Lui risponde alla perfezione alla condizione impostata in base alla data relativa di iscrizione al tuo db. Il suo journey continuerà invece nel ramo A, riceverà le stesse indicazioni dell’amico sul post lockdown ma tra i contenuti proposti un box dedicato al racconto dei clienti che hanno già provato l’emozione di viaggiare con te in mete esotiche e un buono sconto di benvenuto da utilizzare entro 6 mesi dal termine del lockdown.

Cosa significa?

Aumentare ulteriormente la qualità dei tuoi flussi affinando le condizioni che ti permettono di gestire meglio tempi e contenuti. Puoi personalizzare il viaggio di ogni contatto anche in funzione di quando ha compiuto un’azione o si è verificato un evento.

 

 

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#covid19

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Modifica il nome delle tue spedizioni ogni volta che lo desideri – rilascio Send v.6.10.5

Dal giorno 9 aprile 2020, sarà rilasciata una nuova versione di Send.
Il rilascio è pianificato dalle 11:00 alle 11:30 CEST.

Cosa potrai fare grazie a questo rilascio?

Ti sei dimenticato di dare un titolo alla tua spedizione email? Vuoi cambiarle il nome perchè ti sei accorto che non è facilmente riconoscibile nell’elenco di tutte le tue spedizioni o non la individui subito nei tuoi report o nelle statistiche?

Archivio SpedizioniAdesso è possibile modificare o inserire il titolo a una spedizione email appena è stata spedita.

Accedi alla sezione Controlla in Send ed entra nella spedizione puntuale.
Nel tab Sommario è possibile procedere alle modifiche di tuo interesse.

Cosa significa?

Potrai sempre ritrovare la tua spedizione fra le numerose che hai effettuato, scegliendo per ognuna di esse un titolo facilmente riconoscibile e che la identifichi univocamente.

 

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#covid19

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Aumenta la personalizzazione delle tue automazioni – Rilascio Flow UI v.2.26 e API v.2.20.0-806

Dal giorno 7 aprile 2020 sarà disponibile una nuova versione di Flow. Il rilascio è pianificato dalle 11:00 alle 11.30 CET.

Cosa potrai fare grazie a questo rilascio?

Migliora la qualità dei tuoi journey aumentando la quantità di variabili che puoi sfruttare per differenziare all’interno dello stesso flusso l’esperienza dei tuoi customer.

Con questo rilascio non solo puoi utilizzare gli attributi salvati dall’evento di ingresso nell’automazione per la personalizzazione della azioni – come contenuto della email o del SMS – ma diventa possibile utilizzarli anche come elementi sui quali esprimere le condizioni negli step check e decidere quindi in che ramo inserire il customer.

Flow v2.26Pensiamo a un journey attivato ad esempio da un acquisto fatto su un sito multi-lingua o dal completamento di un form in cui si possa scegliere la lingua preferita.

Se l’evento contiene l’informazione sulla lingua in una proprietà estesa, è possibile salvare questa informazione in un attributo per la personalizzazione – chiamiamolo lang – e subito dopo la sorgente, usarlo in uno step check inserendo condizioni come “lang=IT”, “lang=EN”, “lang=FR” etc etc per avere diversi rami dell’automazione, ciascuno con un’azione differente – diciamo invio email o SMS – configurata nella lingua corretta per il singolo customer.

A quali proprietà è applicabile?

É possibile esprimere condizioni sugli attributi scalari e quindi stringhe, date e numeri, o array di questi.

Non è applicabile a proprietà più complesse come gli oggetti o gli array di oggetti, ad esempio il blocco ‘products’ degli eventi di acquisto. Questa proprietà non sarà quindi disponibile nella lista drop-down per l’aggiunta di condizioni negli step check. Rimane sempre possibile salvare come attributo di personalizzazione una singola proprietà del blocco ‘products’ dell’evento iniziale di acquisto, ad esempio products.name, cioè il nome del prodotto, ed esprimere delle condizioni su di esso durante tutto il journey.

Come fare

All’interno del box di edit condition che appare nei rami in uscita da uno step check, troverete la nuova opzione Condizioni su attributi per la personalizzazione. La lista drop-down vi mostrerà le chiavi che avete definito come nome dell’attributo di personalizzazione e quindi i possibili operatori coerenti con il tipo di dato che avete salvato dall’evento.

Nella drop-down saranno visualizzati solo gli attributi di personalizzazione che sono di tipo stringa, numero, data o array di questi.

Cosa significa?

Prendiamo come esempio un journey attivato da una vendita, con l’obiettivo di portare il customer a un secondo acquisto. Nel corso dell’automazione potreste ipotizzare di mandare una email al customer e quindi, tramite uno step check, verificarne l’apertura o meno. Nello stesso step check potreste aggiungere rami legati non solo al fatto che abbia aperto l’email ma anche differenziati in base a informazioni sul primo acquisto ad esempio a seconda del prodotto acquistato o della categoria o del prezzo, e avanti così. Questo rilascio apre infatti la possibilità di sfruttare le informazioni dell’evento di ingresso per esprimere condizioni in qualunque punto del journey, anche all’interno di check basati su altri eventi.

 

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Le tue spedizioni influenzano gli acquisti dei tuoi clienti, ma quanto?

Da tempo in piattaforma sono disponibili strumenti di interrogazione dati e visualizzazione informazioni inerenti le tue spedizioni e grazie ai quali puoi anche capire quanto le tue campagne email stanno influenzando gli acquisti dei tuoi clienti.

Puoi accedere alla dashboard Influenced purchases, comprendere se le tue campagne impattano le vendite e confrontare i risultati di due differenti invii. Migliora sempre più l’efficacia delle tue iniziative e i risultati di business.

Hai la possibilità di ottenere, per singola spedizione e nel confronto fra due diverse spedizioni:

  • Il numero dei clienti contattati.
  • il numero dei clienti che hanno ricevuto o interagito con la tua campagna e hanno concluso un acquisto nell’intervallo selezionato.
  • Il valore complessivo degli acquisiti influenzati dalla spedizione.
  • Un grafico che mostra la distribuzione degli acquisti nel tempo dell’intervallo selezionato.
  • I top 5 prodotti acquistati nell’intervallo temporale selezionato.

Influenced revenuesInoltre, in modo del tutto autonomo, puoi distinguere l’impatto sugli acquisti:

  • Post ricezione delle tue email.
  • Post visualizzazione.
  • Post click

o semplicemente il valore degli acquisti senza ricevere l’email.

La piattaforma mette a disposizione strumenti self-service per conoscere i ritorni sulle tue spedizioni. Ma offre spunti anche per analisi ulteriori. Contactlab può affiancarti con una tecnologia ai massimi livelli e un team di esperti dei dati per leggerli in profondità e scoprire informazioni ulteriori. Puoi conoscere quanto non immediatamente visibile e impostare dei piani di contatto che valorizzino al meglio la relazione con i tuoi clienti.

Chiamaci ora e lavoriamo insieme per supportare il tuo business anche in questo momento in cui siamo tutti messi a dura prova.

 

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Visualizza cosa hanno fatto i tuoi clienti il mese scorso – Rilascio Hub UI v.1.43

In data 25 marzo 2020 sarà rilasciata una nuova versione di Hub. Il rilascio è pianificato dalle 10:30 alle 11:00 CET.

Cosa potrai fare grazie a questo rilascio?

Vuoi visualizzare tutti gli eventi di un singolo contatto solo relativamente a un certo periodo temporale o magari di un giorno specifico? Adesso puoi.

timeline data rangeCon due nuovi filtri alla timeline, puoi selezionare l’orizzonte temporale di analisi di tuo interesse. Usa start-date ed end-date. Inserendo:

  • Solo start-date saranno visualizzati gli eventi dalla start-date in avanti.
  • Solo end-date saranno visualizzati gli eventi accaduti fino alla end-date.
  • Start-date ed end-date saranno visualizzati gli eventi accaduti nell’intervallo.
  • Start-date ed end-date uguali saranno visualizzati solo gli eventi di quel giorno.

Cosa significa?

Prova a immaginare quando il tuo Servizio Clienti riceve una richiesta e deve verificare in un detarminato periodo di tempo tutti gli eventi del cliente che ha in linea. In pochi secondi può ottenere davanti a sè la figura di cosa è accaduto e dare tutto il supporto necessario.

 

 

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Segmentare diventa ancora più immediato – Rilascio Plan UI v.1.22.9

Dal giorno 19 marzo 2020, sarà rilasciata una nuova versione di Plan.
Il rilascio è pianificato dalle 10:30 alle 11:00 CET.

Cosa potrai fare grazie a questo rilascio?

Fino a oggi segmentare le tue audience con la Marketing Cloud è stato semplice e intuitivo ma adesso è ancora più immediato. Con qualche piccolo intervento all’interfaccia, abbiamo reso le operazioni di configurazione del tuo Plan ancora più facili e veloci.

Plan: new UI

 

  • Nuove etichette alle colonne per rendere più chiaro il significato dell’opzione.
  • Spiegazioni ulteriori dei campi disponibili con il mouse over.
  • Con una semplice checkbox, decidi quali campi avere subito visualizzati per la creazione di una nuova audience.
  • Seleziona immediatamente la categoria di dati su cui vuoi modificare la configurazione.

Cosa significa?

Contactlab rinnova l’impegno a offrire una piattaforma alla portata di tutti, per il cui uso non sono necessarie competenze tecniche.

Al contrario, grazie a una interfaccia user-friendly, costruisci i target delle tue campagne in semplicità e libera tempo da dedicare a prenderti cura dei tuoi clienti offrendo loro customer experience indimenticabili.

 

 

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Una reputazione e-mail coi fiocchi per una deliverability ai massimi livelli!

Domain Authentication: limiti e sviluppi

A new message!L’autenticazione del dominio del mittente è sempre più importante nel mondo della e-mail. Minacce quali domain spoofing, phishing e spear phishing hanno incoraggiato lo sviluppo di strategie di autenticazione più rassicuranti per i brand. Protocolli quali SPF – Sender Policy Framework e DKIM – DomainKeys Identified Mail, da soli iniziano a presentare alcuni limiti nel contenimento della problematica. Così diventa necessario prendere in seria considerazione l’opportunità di affiancare a questi nuovi metodi di controllo, in primis DMARC.

Perché DMARC?

Basato sull’utilizzo di SPF e DKIM, DMARC ne estende il valore:

  • per salvaguardare la reputazione dei brand e dei suoi clienti
  • per proteggere il business
  • per supportare il processo di adesione al GDPR

Inoltre DMARC porta benefici alla tua deliverability. É ormai un fatto conclamato che l’adozione di DMARC con policy restrittiva influenza positivamente lo score dei maggiori mailbox provider, a partire da Gmail che lo suggerisce esplicitamente nelle bulk senders guidelines.

Una policy DMARC restrittiva è necessaria inoltre per l’implementazione del BIMI – Brand Indicators for Message Identification – ovvero la possibilità di mostrare il logo ufficiale del brand nella inbox. BIMI è adottato attivamente da Verizon (Yahoo!, AOL) e sarà implementato nei prossimi mesi da Gmail e Microsoft.

SPF e DKIM

Con SPF si intende il protocollo di autenticazione delle e-mail basato sull’IP di provenienza. SPF è un record DNS del dominio mittente e contiene il riferimento di tutti gli IP abilitati a spedire e-mail. Se il servizio di ricezione delle e-mail riconosce l’IP come valido, la e-mail è inoltrata alll’inbox del destinatario. In caso contrario, la comunicazione è etichettata come spam. In poche parole quindi certifica che l’IP in esame è realmente autorizzato a spedire e-mail e non vi è invece stato un utilizzo inappropriato. La validazione del record SPF avviene sul dominio di envelope from e non su quello visibile al lettore della e-mail.

DKIM signature è invece una firma crittografica che garantisce l’integrità del messaggio sin dal momento in cui viene spedito, e fino alla ricezione da parte del mailbox provider. I brand possono quindi firmare le loro e-mail con il nome del loro dominio e garantire al mittente l’integrità del contenuto del messaggio firmato. Ad esempio in Send, la DKIM di default è contactlab.it. Questo garantisce che tutte le e-mail spedite da Send siano firmate correttamente con un dominio che vanta una buona reputazione.

SPF e DKIM sono requisiti fondamentali per legittimare il sender domain ma sempre più spesso possono non bastare ed essere per esempio soggetti a falsi positivi. In alcuni casi, i controlli SPF e DKIM potrebbero evidenziare problemi anche in contesti totalmente legittimi. Si pensi a quando una e-mail è inoltrata oppure veicolata tramite una maling list.

Cosa succede in questi casi? Quando il controllo SPF o DKIM fallisce, il receiver mailbox provider – MBP ha la facoltà di interpretare e decidere autonomamente se il messaggio è legittimo e quindi innocuo, oppure potenzialmente dannoso per l’utente della mailbox.

Ed è qui che entra in gioco DMARC – Domain Based Message Authentication, Reporting and Conformance, un protocollo grazie al quale il brand mittente può stabilire e indicare al mailbox provider come distinguere i falsi positivi dalle minacce di spoofing e phishing e quali azioni intraprendere in ogni evenienza possibile.

Come funziona DMARC

DMARC è un sistema di notifica grazie al quale il brand mittente acquisisce visibilità sul traffico del proprio dominio. Di fatto, oltre a segnalare il risultato del check su SPF e DKIM, questo metodo quando implementato crea un collegamento tra il dominio visibile al lettore (header FROM – RFC 5322) e i domini tecnici (Envelope From domain RFC 5321 e DKIM domain).

Se il dominio visibile – from – è uguale al dominio SPF o DKIM, allora si verifica il DMARC Alignment ossia la condizione di allineamento che permette alla e-mail di essere recapitata correttamente.

 

DKIMFig. 1: Contactlab applica una DKIM collegata al dominio contactlab.com alle sue e-mail di servizio

 

Nel caso invece che DMARC rilevi un disallineamento tra i domini, è il brand a indicare al mailbox provider receiver come ad esempio Gmail, Microsoft, Yahoo!…, come gestire la e-mail non allineata. E lo fa utilizzando una logica di severity progressiva in cui si richiede al MBP di:

  • p=none → non applicare policy e quindi non intraprendere azioni specifiche sulle e-mail in errore
  • p=quarantine → mettere la e-mail non allineata in spam
  • p=reject → rifiutare la e-mail

Si noti che le policy sopra esposte influenzano anche BIMI, in particolare i requisiti per attivarlo sono:

  • Policy DMARC quarantine oppure reject
  • Record DNS BIMI e logo compatibile
  • Good domain reputation

Appare immediato che con il diffondersi di DMARC sia sempre più richiesta la personalizzazione del domino della DKIM e il suo allineamento con il dominio o un sottodominio del mittente.

Detto questo, cosa offre Send?

Per consentire di trarre vantaggio dai benefici offerti dall’adozione DMARC, Send fornisce gli strumenti per ottenere la piena aderenza ai requisiti che impone.

In particolare è possibile gestire su un unico account Send, DKIM personalizzate su base dominio, garantendone l’allineamento con i domini mittenti del brand.

In questo modo, il brand può utilizzare domini diversi per newsletter differenti (mailing di prodotto, comunicazioni commerciali, ecc), essere sempre conforme a DMARC e assicurarsi il massimo livello di deliverability.

Per conoscere i requisiti dell’attivazione multi-DKIM, contatta il tuo referente Contactlab o il Servizio Clienti. Inoltre, il Team Deliverability di Contactlab è a disposizione per la corretta implementazione della policy DMARC, con competenze tecniche e strategiche.

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DKIM multipli su un unico account Send – Rilascio Send v6.10.0

Dal giorno 21 febbraio 2020, sarà rilasciata una nuova versione di Send. Il rilascio è pianificato dalle 11.00 alle 12.00 CET.

Cosa potrai fare grazie a questo rilascio?

Per migliorare la qualità dell’autenticazione del dominio del mittente delle e-mail, accanto ai protocolli SPF e DKIM, sta sempre più prendendo piede DMARC. Basato proprio sui primi due, DMARC riesce a sfruttarne le potenzialità ed estenderne il valore.

Per questo motivo le funzionalità di Send sono state potenziate in modo da fornire gli strumenti per ottenere la piena aderenza ai requisiti che DMARC impone e consentire di trarre tutto il vantaggio dai benefici offerti dalla sua adozione.

In particolare Send permette di gestire su un unico account Send, DKIM personalizzate su base dominio, garantendone l’allineamento con i domini mittenti del brand.

 

DKIM: Send messageFig.1: messaggio presente in “Crea una nuova spedizione” e “Crea gruppo email”

 

In questo modo, il brand può:

  • utilizzare domini diversi per newsletter differenti (mailing di prodotto, comunicazioni commerciali, ecc)
  • essere sempre conforme a DMARC e migliorare il servizio offerto da SPF e DKIM
  • assicurare massimi livelli di deliverability.

Cosa significa?

Grazie a questo rilascio potrai cogliere appieno le potenzialità di DMARC in modo da:

  • ottimizzare la tua deliverability
  • salvaguardare la tua reputazione e i tuoi clienti
  • proteggere il tuo business
  • supportarti nel processo di adesione a quanto indicato nel GDPR

Per maggiori dettagli consulta la guida: gruppo email / spedizione email

 

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Usa la stessa condizione per inserire e rimuovere un contatto dalla tua automazione – Rilascio Flow UI v. 2.17.0

Con la nuova versione di Flow, è possibile utilizzare uno stesso tipo di evento – ad esempio l’acquisto – per determinare l’ingresso o l’uscita di un contatto dall’automazione, definendo quale delle due opzioni sia prioritaria.

 

Cosa potrai fare grazie a questo rilascio?

Prova a immaginare il caso in cui un tuo cliente completi un acquisto, magari sul tuo sito ecommerce, per un valore superiore a € 100. Decidi di inviargli alla conclusione dell’operazione, una email o un SMS per proporgli un prodotto o un  servizio correlato e sollecitare un secondo acquisto.

Grazie alla nuova funzionalità, invece di inserire nuovamente il contatto nell’automazione quando avviene il secondo acquisto, puoi decidere di rimuoverlo dall’automazione una volta che anche questo si è verificato. Ossia quando accade lo stesso evento di ordine completato che ha fatto in modo che il contatto entrasse nel flusso.

Naturalmente, l’automazione può essere molto più complessa.  Questo semplice esempio serve a illustrare solo una delle tante possibilità che si aprono con questo rilascio.

Ecco il riepilogo dei passaggi da seguire nella creazione di una automazione che abbia come fonte una Sorgente real-time:

  1. Indicare come Evento di ingresso, Acquisto effettuato
  2. Selezionare come Condizioni sull’evento, amount – revenue e di seguito Equal to or greater than e 100.
  3. L’Evento di rimozione deve essere di nuovo Acquisto effettuato e occorre selezionare la checkbox in modo da forzare l’uscita del cliente al verificarsi dell’evento indicato
  4. Procedere poi con l’automazione e con gli step Azione appropriati.

Per maggiori dettagli, consulta la guida Flow.

Cosa significa?

Nonostante gli eventi di inserimento e rimozione sembrano essere esattamente lo stesso in realtà, tra l’uno e l’altro ci sono tutte le fasi dell’automazione che desideri, un vero e proprio journey che segue e guida i tuoi clienti.

 

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Decidi tu quali dati esportare dai tuoi segmenti – Rilascio Plan UI v. 1.21.13

Quando scarichi l’elenco dei contatti di un tuo segmento, pensa a quanto sarebbe utile esportare esattamente gli attributi del cliente di cui hai bisogno… Bene, con la nuova versione di Plan, puoi!

 

Cosa potrai fare grazie a questo rilascio?

Se disponi delle autorizzazioni appropriate, in pochi semplici passaggi puoi individuare il segmento appropriato e decidere di scaricare i dati dei contatti che lo compongono, esattamente come servono a te.

Basta scegliere il segmento, cliccare sull’icona Download list nella parte inferiore del pannello di riepilogo e  selezionare i campi desiderati nella pagina Scarica CSV.

L’operazione prevede un massimo di:

  • 10 campi selezionabili
  • un milione di contatti nel download.

Se avessi bisogno di più campi o contatti, abbiamo una soluzione per questo: crea una nuova pianificazione ed esporta su SFTP Consumer.

 

Cosa significa?

Ora, invece di scaricare solo gli indirizzi e-mail dei contatti, hai la possibilità di scegliere esattamente quali attributi desideri consultare. Accedi ai tuoi dati in maggiore libertà ma garantendo sicurezza e rispetto della normativa in ambito GDPR.

 

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